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Ambiente e Sostenibilità

Cosa sono i combustibili e come si classificano

Tabella dei Contenuti

I combustibili fossili rappresentano una risorsa molto importante per il pianeta, in quanto risultano essere una fonte di energia che presenta numerosi vantaggi, al netto dei rischi che possono portare alla salute. Essendo dei materiali pericolosi, è tuttavia sempre importante conoscerne le caratteristiche e la classificazione, affinché si possa fare il possibile per difendere non soltanto la nostra salute, ma anche quella dell’ambiente. Ciò che li caratterizza maggiormente risiede nella loro natura non rinnovabile, ovvero fonti che in seguito al loro utilizzo non possono essere sostituite in un tempo utile da poter permettere alla natura di far fronte al loro consumo.

Vantaggi e svantaggi dei combustibili

Al netto di quella che è la loro pericolosità, i combustibili fossili risultano essere delle risorse molto importanti per il pianeta per diversi motivi. Essi sono infatti molto facili da trasportare, e per di più presentano dei costi molto vantaggiosi in rapporto con l’energia concessa e il volume: due fattori che rendono la loro presenza fondamentale sia da un punto di vista economico che logistico.

Purtroppo gli svantaggi portati dal loro sfruttamento sono molto incisivi per la salute del Pianeta, al punto che aziende e imprese legate all’energia stanno lottando da anni per trovare delle soluzioni alternative. I combustibili fossili, infatti, risultano essere altamente inquinanti, in quanto incrementano notevolmente le emissioni di CO2 nell’atmosfera e favoriscono il surriscaldamento globale, ergendosi tra i primi nemici della sostenibilità. Ma come si classificano i combustibili?

Come si classificano i combustibili fossili

La prima categoria di combustibili è quella che riguarda i solidi, in cui rientrano materiali come legna e carbone, oltre che materiali prodotti artificialmente e di fattura chimica. Questo genere di combustibili viene utilizzato per lo più negli ambienti domestici per favorire il riscaldamento, ma le loro applicazioni esistono anche in diversi rami del mondo aziendale e di quello industriale.

Ci sono poi i combustibili di natura liquida, e tra questi non può che emergere il petrolio. Questo liquido infiammabile, composto da idrocarburi viene utilizzato da diverse tipologie di centrali (specialmente le termoelettriche), ed il suo utilizzo consiste nel bruciare alcune delle sue sostanze al fine di avviare una serie di reazioni con lo scopo di generare energia di vario genere. Anche la benzina e il gasolio rientrano tra i combustibili fossili di tipo liquido, e risultano essere tra quelli più utilizzati in assoluto. Esistono una lunga serie di prodotti di questo genere, ognuno di essi contraddistinto da proprietà chimiche volte a renderli, il più delle volte, facilmente infiammabili.

Infine abbiamo i combustibili gassosi, una categoria nella quale rientrano diversi gas naturali di cui si sente parlare ogni giorno. Tra questi vi sono ad esempio il metano, quotidianamente utilizzato per cucinare o per alimentare alcuni tipi di automobili, ma anche l’azoto o il GPL, ovvero una versione gassosa del petrolio liquefatto sfruttata principalmente come carburante per le vetture.  Questi combustibili conservano tuttavia il vantaggio di risultare meno inquinanti rispetto quelli delle categorie nominate in precedenza, in quanto non rilasciano sostanze combustibili nell’aria e provocano danni al pianeta in minor quantità.

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