Vai al contenuto
Ambiente e Sostenibilità

Cosa significa compost e quali sono i rifiuti compostabili

Tabella dei Contenuti

L’ambiente è un tema di stretta attualità e, anche se si è appassionati al tema e attenti a rispettarlo, spesso ci sono alcune terminologie il cui significato può sfuggire. Può essere il caso del compost, ad esempio, del compostaggio e dei rifiuti compostabili.
Vediamo quindi meglio insieme di cosa si sta parlando, facendo chiarezza una volta per tutte.

Compost: significato e come si forma

Il compost è un materiale naturale ricavato dalla decomposizione degli scarti organici, che si trasforma in un fertilizzante ricco di nutrienti per il terreno. Il percorso che porta allo sviluppo del compost, conosciuto anche come “compostaggio”, avviene grazie all’azione di batteri e microrganismi che, in presenza di ossigeno, decompongono gli scarti vegetali e animali.

Ricapitolando, quando si parla di compost, quindi, si indica proprio questo prodotto finale, utile per arricchire il suolo e favorire la crescita di piante più sane. Se invece si cerca il significato compostaggio, quest’ultimo rappresenta un metodo di gestione dei rifiuti organici che trasforma rifiuti in risorsa, riducendo l’impatto ambientale e restituendo vita al terreno.

Entrando più nel dettaglio, il compost, chiamato spesso anche humus, è costituito da una miscela stabile di anidride carbonica, acqua, sali minerali e humus (quest’ultimo si forma naturalmente e non per mano dell’uomo). Attraverso il compostaggio, i rifiuti che andrebbero altrimenti destinati alla discarica, vengono trasformati in un ammendante prezioso per i terreni.

Infatti, l’azione dei microrganismi avviene in presenza di ossigeno e, durante il processo, le temperature aumentano fino a creare un effetto simile a quello della pastorizzazione. Questo fa sì che il compost sia anche igienizzato, eliminando patogeni e rendendolo sicuro per l’impiego in agricoltura e giardinaggio.

In questo modo, il compost migliora la struttura del terreno, arricchendo il suolo di sostanze organiche, favorendo la ritenzione dell’acqua e mettendo a disposizione nutrienti per le piante. Pertanto, il compost non solo riduce la dipendenza da fertilizzanti artificiali, ma contribuisce anche a una gestione sostenibile dei rifiuti, stabilendo un ciclo virtuoso tra natura e attività umana.

L’uso del compost è un ottimo esempio pratico di economia circolare, in quanto trasforma gli scarti quotidiani in un bene prezioso che, peraltro, serve anche ad adottare pratiche di coltivazione rispettose dell’ambiente.

garden-4725522_1280Quali sono i rifiuti compostabili

Va tuttavia precisato che non tutti i rifiuti organici possono essere sottoposti al processo di compostaggio. I materiali compostabili sono generalmente classificati in due categorie:

  • Rifiuti verdi”: questi rappresentano una fonte importante di azoto e comprendono scarti di frutta e verdura, fondi di caffè, foglie fresche e potature leggere. Questi materiali, grazie alla loro umidità e al contenuto azotato, favoriscono l’attività microbica necessaria per una rapida decomposizione.
  • Rifiuti marroni”: sono ricchi di carbonio, includono materiali come foglie secche, rami, segatura, carta e cartone non trattati e cenere di legna. Questi materiali sono essenziali per fornire la struttura al cumulo compostabile e bilanciare il contenuto azotato dei rifiuti verdi.

Per ottenere un compost di qualità, infatti, è molto importante avere il giusto equilibrio tra materiali di scarto verdi e materiali di scarto marroni.

Vuoi Rimane sempre aggiornato?
Iscrivi alla newsletter