Quando si pensa alla lavanda, la prima meta che viene in mente è sicuramente la Provenza. In realtà, però, anche in Italia ci sono numerosi campi di lavanda dove ammirare la fioritura e lasciarsi inebriare dall’intenso profumo di questo fiore.
Con l’avvicinarsi dell’estate, infatti, tutta la Penisola si tinge di viola, poiché la lavanda cresce spontaneamente sia sulle Alpi che sugli Appennini.
Per ammirarne tutta la bellezza, basta solo scegliere dove andare.
Quando fioriscono i campi di lavanda
La fioritura della lavanda è strettamente connessa alle temperature. Infatti, è un fiore estivo, che inizia a sbocciare quando arriva il caldo. Mediamente, il periodo di fioritura va dalla metà del mese di giugno fino a metà luglio.
A seconda delle annate, però, se il caldo tarda ad arrivare, la lavanda può anche farsi attendere fino a luglio. Al contrario, se l’estate fa capolino prima del solito, anche dalla fine di maggio i campi di lavanda possono iniziare a prendere colore.
I campi di lavanda in Italia
La lavanda, come accennato, è un fiore che cresce da sempre in Italia, anche se spesso non viene associata al nostro Paese. La fioritura spontanea avviene sia sui monti alpini che su quelli appenninici, ed è proprio per questo che si possono trovare meravigliosi campi di lavanda lungo tutto lo Stivale.
Dai campi piemontesi, passando per quelli umbri, fino ad arrivare a quelli della Calabria, la lavanda in Italia è diffusissima. Vediamo alcuni esempi tra i campi più belli del nostro territorio.
La lavanda in Piemonte
Una delle regioni italiane dove la fioritura della lavanda si può vedere maggiormente è il Piemonte. Qui il viola ha un contrasto splendido con il paesaggio delle Langhe e del Monferrato, e le colline sinuose di queste zone ospitano diversi campi dove recarsi per ammirare questo splendido fiore.
Non a caso, proprio la zona delle Langhe è conosciuta anche con il soprannome di Piccola Provenza del Piemonte.
Langhe
Il campo di lavanda di Sale San Giovanni si trova proprio qui, ed è uno dei più famosi in Italia. Situata in provincia di Cuneo, Sale San Giovanni è una località che ruota attorno a questo fiore. Ogni anno non mancano gli eventi a tema, le manifestazioni e i festival che celebrano proprio la lavanda e i suoi mille usi.
I visitatori qui possono perdersi tra i tanti percorsi naturalistici e paesaggistici, con la comodità di trovarsi a breve distanza da città come Milano e Torino. Inoltre, si può anche prendere parte a visite guidate alle coltivazioni e imparare tantissimo sulla lavanda.
Spostandosi nella Valle Stura, si trova Demonte. L’economia dell’intera valle era trainata proprio dalla lavanda fino alla prima metà del secolo scorso, e oggi, sebbene non sia più così, la lavanda rimane un perno attorno cui ruota la tradizione e la cultura locale.
Per scoprire la filiera della lavanda, e approfondire una delle sue lavorazioni, si può visitare la distilleria Rocchia, e poi ammirare la splendida distesa di viola che si trova lungo la statale 21.
Monferrato
Una zona in cui si può ammirare un campo di lavanda dietro l’altro è il Monferrato. Situata a circa un’ora di macchina da grandi città come Torino, Genova e Milano, questo territorio attira ogni anno migliaia di visitatori da tutta Europa proprio grazie alla lavanda.
Per iniziare, si può menzionare Ponti, dove la lavanda viene prodotta in modo biologico e dove è anche possibile soggiornare in splendidi alloggi con vista sui campi viola. Poi c’è Castelletto d’Erro, dove i campi di lavanda si estendono per ben sette ettari. Per scattare foto suggestive e che immortalino tutta la bellezza dei campi fioriti, un luogo perfetto è la Chiesetta di Sant’Anna.
Tra i borghi di Lu e Cuccaro c’è una strada di collegamento lungo cui si trova una big bench color lavanda. Le big bench sono panchine giganti che ormai si trovano sparse in tutta Italia, e che invitano i passanti a fermarsi, sedersi e ammirare lo spettacolo del paesaggio circostante. La panchina viola della passeggiata panoramica tra Lu e Cuccaro fa proprio questo, e lo fa davanti ad un campo di lavanda incantevole.
Per vivere questa esperienza si deve partire dalla chiesa Madonna delle Nevi, e poi prendere la strada a destra, verso Lu. Si tratta di un percorso di appena 3 km facilmente percorribile, a cui tutti possono accedere.
Ad Alessandria invece, la lavanda è anche didattica. Le aziende che si trovano qui infatti organizzano sia le classiche passeggiate nella lavanda, sia dei laboratori e dei workshop in cui si prende parte attiva al processo di lavorazione.
Una vera chicca tutta piemontese però, è un campo di lavanda che non appartiene ad un’azienda o ad una produzione su larga scala, ma ad un appassionato. Nella sua tenuta Giancarlo Nossa, questo il suo nome, coltiva lavanda e fragole da quasi 20 anni, per il semplice gusto di svegliarsi al mattino e guardare i campi fioriti.
La lavanda in Lombardia
Nell’Oltrepò Pavese si trova una zona che negli ultimi anni ha fatto molto parlare di sé, e che proprio grazie alla lavanda sta diventando una vera e propria meta turistica. Si tratta di Godiasco Salice Terme, che durante i mesi della fioritura vive un boom di presenze.
Qui si può unire la classica passeggiata nei campi con un pranzo a base di cucina locale e una vista sulla lavanda mozzafiato. Infatti, la Cascina Costanza permette ai propri commensali di accedere gratuitamente al proprio campo.
Questo è anche uno dei migliori punti da cui scattare foto e godere dello spettacolare paesaggio. In questa zona sono molti anche i campi di lavanda privati, che non aprono le loro porte al pubblico, ma che offrono un panorama suggestivo a chi va a visitarli.
Percorsi di lavanda in Emilia Romagna
In Emilia Romagna uno dei posti più interessanti dove vivere la lavanda, oltre che guardarla semplicemente, è Castrocaro Terme. Qui alcune attività offrono la possibilità di fare un viaggio esperienziale nel viola della lavanda, della durata di un weekend. Da fine maggio a metà luglio, nel pieno della fioritura delle 7.000 piante di lavanda che si lavorano qui, è possibile fare degustazioni di prodotti tipici, prendere parte a passeggiate o pic-nic nei campi di lavanda e anche partecipare a laboratori olfattivi.
Insomma, una vera full immersion. Inoltre, il borgo di Castrocaro Terme è anche molto carino da visitare, con la sua Fortezza e le sue stradine pittoresche.
A Casola Valsenio invece, in provincia di Ravenna, si trova il Giardino delle Erbe, di proprietà del Comune. In questo campo si possono trovare 22 varietà diverse di lavanda, ognuna con caratteristiche e particolarità specifiche. Inoltre, qui si celebra la Notte Viola, un evento in notturna interamente dedicato alla lavanda.
Dallo street food alle classiche bancarelle di artigianato locale, questo evento è un tripudio di colori e profumi che rimandano alla pianta viola, ed è letteralmente impossibile non portare a casa qualche souvenir profumato. Non si può, infine, non percorrere la cosiddetta Strada della Lavanda, che risale lungo tutto il versante della valle e regala scorci mozzafiato.
Liguria, Veneto e Friuli Venezia Giulia
Sebbene meno ricche di lavanda rispetto alle altre regioni settentrionali appena descritte, anche la Liguria, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia possono vantare i loro bei campi viola. In Liguria si trova Colle di Nava, dove oltre ai campi colorati, a fine luglio si può vivere anche la celebre festa della fioritura e della raccolta della lavanda, un festival ad hoc interamente dedicato alla pianta. Sempre in Liguria si trova il Museo della Lavanda, in quel di Carpasio.
Questo museo nasce dalla cooperativa italiana di coltivatori, raccoglitori e distillatori per la commercializzazione della lavanda nel lontano 1906. Ancora oggi, dopo più di un secolo, permette di scoprire un mondo intero sulla lavanda, sulle sue proprietà e sui suoi usi, sia commerciali che non. Qui si possono osservare ben 30 tipi di lavanda diversi.
Spostandosi in Veneto invece, si può trovare un po’ di Provenza nel campo di lavanda Ca’ Mello di Porto Tolle, in provincia di Rovigo. Questa è una delle principali attrazioni del Delta del Po, con i suoi due ettari di viola che ogni estate regalano colore al paesaggio.
Il Friuli Venezia Giulia non è da meno, e nel borgo di Venzone, in provincia di Udine, si può trovare un campo spettacolare. Qui c’è anche il famoso Palazzo della Lavanda, un edificio interamente volto alla valorizzazione e alla celebrazione della pianta. Qui si possono ammirare sia i laboratori di lavorazione che i lavandeti, e acquistare tantissimi prodotti dal profumo inebriante. Ad agosto il borgo festeggia la sua pianta viola con carri e mercatini dello stesso colore, in un’atmosfera festosa davvero iconica.
La lavanda in Toscana
Nel cuore della Maremma toscana si trova un piccolo paesino arroccato sulle colline, che grazie alla lavanda ogni estate si tinge di viola e incanta i suoi visitatori. Si tratta di Civitella Marittima, da cui si può ammirare un paesaggio verde e viola davvero suggestivo. Muovendosi verso il Chianti invece, si incontrano le colline colme di campi di lavanda di Fonterutoli, situate a 600 metri di altitudine.
Sempre in questa zona, si trova il Comune di Castellina, dove i campi viola sono numerosi e dove si coltivano 9 varietà diverse di lavanda. Spostandosi poi lungo le colline della provincia di Pisa, la strada della lavanda continua nei pressi di Pieve Santa Lucia.
La lavanda in Umbria
L’Umbria è una delle regioni italiane dove la lavanda raggiunge il suo massimo splendore. Il famoso Lavandeto di Assisi a Castelnuovo, in provincia di Perugia, ne è un esempio. Qui, dal 2004, si coltivano più di 60 varietà di lavanda, grazie ad un progetto incentrato proprio sulla pianta. Ogni anno, da allora, il paesaggio si colora di viola e incanta migliaia di turisti e visitatori. Il Lavandeto è aperto tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.00 e poi dalle 17.00 alle 18.30.
Un appuntamento imperdibile per gli amanti della lavanda è proprio quello organizzato dal Lavandeto: la Festa della lavanda. Il festival si tiene tra metà giugno e inizio luglio e dà la possibilità di passeggiare tra i filari, di partecipare a visite guidate e prendere parte a workshop e laboratori su tisane e altri medicamenti a base di lavanda.
Infine, è impossibile non fermarsi al vivaio per acquistare prodotti di ogni genere, ovviamente a base di lavanda.
Percorsi di lavanda nel Lazio
Nel Lazio la vera capitale della lavanda è Tuscania. Non a caso, la zona della Tuscia, dove si trova la città, è una delle più importanti di tutta Italia per la produzione di lavanda biologica. Qui tra fine giugno e i primi di agosto si celebra ogni anno la Festa della Lavanda, e gli eventi e gli appuntamenti dedicati alla pianta viola sono davvero innumerevoli.
Dall’Abbazia di San Giusto si può godere di una vista panoramica mozzafiato sui campi in fiore. Questa abbazia cistercense ricorda moltissimo la ben più nota Senanque en Provence.
La lavanda in Basilicata
In Basilicata, la punta di diamante della lavanda regionale è rappresentata dalla città di Lavello, in provincia di Potenza. Qui la lavanda è presente solo dal 2020, ma grazie alla passione e alla dedizione di un giovane imprenditore locale, la fioritura ha raggiunto un livello altissimo, tanto che oggi è spesso annoverata tra le migliori d’Italia.
Ad avere il merito di questa spettacolare fioritura è Savino Francesco Buldo, il quale ha deciso di dedicare il suo lavoro e quello della sua azienda agricola familiare proprio alla lavanda. La sua scelta è ricaduta su questa pianta sia per la sua commercializzazione, che per la sua fama e la sostenibilità ambientale.
Campi di lavanda in Calabria
In Calabria invece, lo scettro dei lavandeti va a Campotenese, nei pressi di Morano Calabro, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. A far crescere oggi la lavanda nella cornice del clima calabro sono i coniugi Rocco, nel loro Parco della Lavanda.
Qui producono una lavanda autoctona, dal nome Loricanda, oltre alle più di 50 altre specie di lavanda ed erbe officinali. Grazie al clima più caldo, la fioritura della lavanda qui si spinge fino alla prima decade di agosto, regalando uno spettacolo davvero ineguagliabile e sorprendente.