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Lavoro

Responsabile sicurezza cantieri: chi è e che cosa fa, compiti e responsabilità

Tabella dei Contenuti

A capo della gestione della sicurezza in un cantiere edile figura un apposito responsabile sicurezza cantieri, che ha il compito di supervisionare l’andamento dei lavori e verificare che le normative vengano rispettate, minimizzando il rischio di incidenti.

Il punto normativo di riferimento è il D.Lgs n. 81/2008, noto anche come Testo Unico sulla Sicurezza, che ha accorpato diverse norme precedenti, rafforzando il focus sulla prevenzione e la sicurezza sul lavoro: alla luce di queste norme, il responsabile sicurezza cantieri è chiamato a supportare il committente nella predisposizione di piani e procedure adeguate.

Chi è cosa fa il responsabile sicurezza cantieri

La normativa italiana in merito di salute e sicurezza sul lavoro ha introdotto figure diverse, ciascuna con obblighi specifici. Tra queste figure spiccano il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione (CSP) e il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione (CSE). In alcuni casi, un solo professionista svolge entrambi i ruoli, ma per farlo deve possedere alcuni requisiti:

  • Laurea o diploma tecnico;
  • Frequentazione di un corso di abilitazione di 120 ore;
  • Aggiornamenti periodici.

Nel caso in cui il cantiere preveda la presenza di più imprese, la legge impone la nomina di un coordinatore incaricato di redigere il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e, durante la fase esecutiva, di verificare che il piano venga rispettato.

Il committente, inoltre, deve accertarsi dell’idoneità tecnico-professionale di ciascuna impresa, controllando documentazione come il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) e il POS (Piano Operativo di Sicurezza).

Il responsabile della sicurezza dei cantieri non è solo un garante formale: deve individuare i pericoli, proporre interventi, monitorare che le risorse necessarie vengano effettivamente destinate alla prevenzione, dialogare con le imprese, i lavoratori e la direzione dei lavori per coordinare le operazioni, segnalare le irregolarità e intervenire in caso di pericolo grave. Qualora i problemi sorti non vengano risolti, la legge autorizza il coordinatore a informare gli organi di vigilanza competenti o a proporre la sospensione dei lavori.

La nomina del coordinatore non è sempre obbligatoria, ma quando lo è e non la si esegue, si va incontro a sanzioni molto serie: il committente, infatti, rischia sanzioni penali (arresto da tre a sei mesi) o un’ammenda fino a 12.000 euro.

Compiti e funzioni principali del responsabile sicurezza cantieri: dalla progettazione all’esecuzione

Il responsabile sicurezza cantieri opera su due livelli: la fase di progettazione e quella di esecuzione dei lavori.

  • In fase di progettazione: il responsabile elabora il PSC, individuando le possibili situazioni pericolose (come la sovrapposizione di lavorazioni o l’utilizzo di attrezzature specifiche) e proponendo misure adeguate per contenere i rischi. Questa documentazione comprende spesso planimetrie, tempi di realizzazione e prescrizioni riguardo agli accessi e alle aree di stoccaggio;
  • Durante l’esecuzione: il professionista vigila sull’attuazione del PSC e valuta se servano integrazioni. Questo si traduce in sopralluoghi periodici, incontri con le imprese coinvolte e costante analisi delle condizioni operative. Se si aggiungono nuove lavorazioni o se vengono introdotte attrezzature diverse, occorre aggiornare il piano e comunicare le modifiche a tutti i soggetti interessati.

Il responsabile sicurezza cantieri s’interfaccia anche con i lavoratori, spiegando perché bisogna indossare determinati DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) o perché seguire precise procedure nelle zone di lavoro.

La gestione della sicurezza nei cantieri temporanei o mobili

Sicurezza cantieri 1

 

Il Testo Unico sulla Sicurezza, al Titolo IV, disciplina nel dettaglio la tutela della salute e della sicurezza all’interno dei cantieri considerati “temporanei o mobili”. In questa definizione, di fatto, rientrano tutte le attività di tipo edile o di ingegneria civile che presentano due caratteristiche basilari:

  • Temporaneità, ovvero una durata limitata nel tempo;
  • Mobilità, tipica dei lavori che si spostano sul territorio, come avviene per i cantieri stradali.

Anche in questo contesto, il ruolo e le responsabilità del responsabile sicurezza cantieri non cambiano: questi è infatti chiamato a monitorare costantemente la corretta applicazione delle misure di prevenzione e protezione, tenendo conto che i cantieri temporanei sono normalmente più versatili rispetto a quelli fissi e per questo motivo richiedono una pianificazione più accurata, che risulti capace di adattarsi al progredire dei lavori e alle varianti in corso d’opera.

Sempre restando nell’ambito del Titolo IV del Testo Unico, qui troviamo anche ben specificate alcune regole in merito alla segnalazione degli accessi e delle aree di lavoro, all’obbligo di affissione dei cartelli che vietino l’ingresso ai non autorizzati e alla necessità di definire i percorsi interni. Ovviamente, spetta sempre al responsabile sicurezza cantieri verificare che le imprese e i lavoratori adottino misure come la cartellonistica adeguata, le delimitazioni fisiche delle aree a rischio, la corretta gestione dei Piani Operativi di Sicurezza e l’utilizzo corretto dei dispositivi di protezione individuale.

Quali sono i principali rischi in un cantiere edile

I cantieri edili, specie quando coinvolgono più figure professionali, presentano molti potenziali pericoli. Esistono rischi per la salute (come l’esposizione ad agenti fisici o chimici e la movimentazione manuale dei carichi) e per la sicurezza (cadute dall’alto, schiacciamenti, folgorazioni, etc.). Il responsabile sicurezza cantieri deve quindi predisporre misure ad hoc in ogni fase lavorativa, tenendo conto di tutti i possibili scenari di rischio.

Tra i pericoli più comuni in un cantiere edile, ad esempio, figurano:

  • Caduta dall’alto: legata a lavori in quota senza adeguate protezioni;
  • Schiacciamenti e seppellimenti: dovuti al crollo di parti dell’opera o allo smottamento di terreni nelle operazioni di scavo;
  • Lesioni da contusioni e vibrazioni meccaniche: frequenti nell’uso di demolitori elettrici e di macchine pesanti;
  • Esposizione ad agenti chimici e polveri: spesso causata da lavorazioni che generano residui inalabili o irritanti.

Nella pratica, per svolgere il proprio incarico correttamente, il responsabile sicurezza cantieri deve:

  • Verificare i requisiti tecnico-professionali delle imprese (iscrizione alla Camera di Commercio, DURC; documentazione sulla valutazione dei rischi, etc.);
  • Redigere il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) in fase di progettazione, intervenendo in caso di inadempienze o situazioni di pericolo imminente;
  • Organizzare il dialogo costruttivo tra le varie ditte e i lavoratori autonomi, agevolando la condivisione delle informazioni sui rischi.

Infine, va ricordato che i cantieri temporanei o mobili possono essere oggetto di controlli da parte degli Ispettori delle ASL competenti in maniera di igiene e sicurezza, così come degli Ispettori del Ministero del Lavoro.

L’ispezione può avvenire in qualsiasi momento ed è bene farsi trovare preparati, disponendo sempre di documentazione regolare, piani aggiornati e procedure organizzate: spetta al responsabile gestire la documentazione necessaria a dimostrare la regolarità degli adempimenti, materiale che quindi dovrà essere pronto e disponibile.

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